Speciale Alimentazione
Uno studio danese ha valutato l’impatto di quattro diverse fonti di fibra sulla digeribilità di energia e nutrienti nelle scrofe in gestazione. I risultati evidenziano differenze significative tra le fonti in termini di utilizzo dell’energia, metabolismo dell’azoto e composizione corporea.
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La somministrazione di un acidificante nell’acqua di bevanda, a base di acidi grassi a catena corta liberi e tamponati, ha dimostrato di migliorare l’efficienza alimentare nei suinetti svezzati e di influenzare positivamente la composizione del microbiota intestinale.
LEGGI TUTTOLa sedicesima edizione dell’ESPHM, tenutasi a Berna, ha riunito oltre mille specialisti da tutta Europa per discutere il futuro della suinicoltura. Tra i temi centrali: benessere animale, biosicurezza, uso mirato dei farmaci e strumenti di tracciabilità. L’evento ha mostrato un settore in evoluzione, tra slancio innovativo e vincoli strutturali, dove il ruolo del veterinario diventa sempre più strategico. Interessante anche lo spazio dedicato alla tecnologia per i trattamenti individuali e alla nuova suinicoltura digitale. Un’occasione per riflettere su come trasformare l’allevamento suino europeo in chiave etica, sostenibile e competitiva.
LEGGI TUTTOLa formazione come leva per l’innovazione agricola: al centro della giornata i progetti europei Climate Farm Demo e Sò-ppeso, le strategie per la riduzione delle emissioni e la valorizzazione del mais da trinciato per le Dop.
LEGGI TUTTOUno studio tedesco ha valutato l’efficacia di un sistema automatizzato di distribuzione di materiale organico di arricchimento nei suinetti svezzati. La frequenza di somministrazione e il tipo di materiale influenzano direttamente l’esplorazione, la salute della coda e, in parte, l’accrescimento.
LEGGI TUTTOLa FDA approva il primo suino gene-editato per resistere alla PRRS, aprendo una nuova era nella sanità animale e nella sostenibilità dell’allevamento suino.
LEGGI TUTTOTra i principali fattori di rischio per l’insorgenza del problema della morsicatura della coda ci sono i fattori stressanti, i problemi nutrizionali e una cattiva qualità dall’aria. Il progetto INTACT vuole predisporre uno strumento in grado di fornire una valutazione della fattibilità tecnica ed economica delle soluzioni individuate nel Piano di Miglioramento e applicabili in azienda per evitare la procedura del taglio della coda.
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